Asigliano Vercellese
Corsa dei buoi
587a edizione
14 Maggio 2023
Con la tradizionale “corsa” non si esaurisce tutta la festa patronale. Il folklore di questa giornata non sminuisce il senso della preghiera e della vocazione verso San Vittore, che dal 1436 è stato eletto custode della comunità asiglianese. Gli stessi elementi che potrebbero essere, a prima vista profani, acquistano il senso del sacro e diventono dei “segni”.
I buoi, parte integrante della festa.
Il Carro trionfale o Carro del pane vuole continuare la “Grande Messa” celebrata in chiesa. Il pane benedetto viene conservato in tutte le case e riporta al “segno eucaristico”. Per proteggere gli animali dall’afta epizootica nell’anno 2001, per la prima volta il Carro del Pane non era trainato dai buoi ma da un trattore.
Il Cero che viene accolto da una famiglia in rappresentanza di tutto il popolo, è segno della luce. In origine questo grosso Cero pesava 50 chilogrammi, oggi qualche chilo in meno.
I “Nastri” colorati, infine, e la loro distribuzione sono simboli.
L’incanto dei Carri. La tradizione vuole, nel giorno del sabato che precede la festa patronale, allo scoccare delle ore 12,00 col suono festoso delle campane, che si proceda all’incanto dei carri che daranno vita, di domenica, alla corsa dei buoi per lo scioglimento del voto. Il rito viene celebrato in Municipio alla presenza dei Priori, delle Autorità Comunali capeggiate dal Sindaco e da tutta la popolazione asiglianese che per l’occasione riempie all’inverosimile la sala del Consiglio comunale.
Con la tradizionale “corsa” non si esaurisce tutta la festa patronale. Il folklore di questa giornata non sminuisce il senso della preghiera e della vocazione verso San Vittore, che dal 1436 è stato eletto custode della comunità asiglianese. Gli stessi elementi che potrebbero essere, a prima vista profani, acquistano il senso del sacro e diventono dei “segni”.
I buoi, parte integrante della festa.
Il Carro trionfale o Carro del pane vuole continuare la “Grande Messa” celebrata in chiesa. Il pane benedetto viene conservato in tutte le case e riporta al “segno eucaristico”. Per proteggere gli animali dall’afta epizootica nell’anno 2001, per la prima volta il Carro del Pane non era trainato dai buoi ma da un trattore.
Il Cero che viene accolto da una famiglia in rappresentanza di tutto il popolo, è segno della luce. In origine questo grosso Cero pesava 50 chilogrammi, oggi qualche chilo in meno.
I “Nastri” colorati, infine, e la loro distribuzione sono simboli.
L’incanto dei Carri. La tradizione vuole, nel giorno del sabato che precede la festa patronale, allo scoccare delle ore 12,00 col suono festoso delle campane, che si proceda all’incanto dei carri che daranno vita, di domenica, alla corsa dei buoi per lo scioglimento del voto. Il rito viene celebrato in Municipio alla presenza dei Priori, delle Autorità Comunali capeggiate dal Sindaco e da tutta la popolazione asiglianese che per l’occasione riempie all’inverosimile la sala del Consiglio comunale.