Palazzo Comunale © Borghi delle Vie d’Acqua

Costanzana

Un passato dalle forti connotazioni storiche e religiose

Costanzana è un piccolo borgo del vercellese, attraversato in senso ovest-est dal Torrente Marcova e a sud dalla Roggia Stura, al confine col comune di Trino, mentre a nord sono presenti il Rio Sanguinolento (un affluente del Marcova) e una sua vecchia derivazione che un tempo deviava parte della portata verso il torrente Bona.

Menzionato per la prima volta in un diploma di Federico I del 1152, appartenne per lungo tempo all’Abbazia di Sant’ Andrea di Vercelli.
Nel 1224 entrò nei possedimenti dei canonici sanvittorini provenienti da Parigi con a capo Tommaso Gallo. Nel 1335, con il passaggio di Vercelli ai Visconti, Costanzana ne seguì le stesse sorti e fu soggetta alle truppe del Marchese del Monferrato, capo della lega antiviscontea. Fu teatro delle aspre lotte tra guelfi e ghibellini vercellesi, grazie al castello costruito negli ultimi decenni del XII secolo. Dell’antico castello, che da edificio militare divenne una costruzione adibita a usi agricoli, rimangono oggi scarsissime tracce: parte delle murature, a tratti merlate e inglobate in strutture successive, una torre cilindrica e resti di decorazioni.

Storicamente importante rimangono però ancora oggi: la Parrocchiale di Santo Stefano, edificio di non grandi dimensioni, con una semplice facciata barocca; l’Oratorio di S. Caterina, dove è conservata una tavola cinquecentesca della scuola del Lanino e tracce di affreschi dello stesso periodo; in frazione Saletta si trova la chiesa neoclassica di S. Bartolomeo al cui interno sono visibili una Madonna in trono con due Angeli, San Bartolomeo e San Sebastiano di scuola laniniana.
Risale al XVI secolo l’effigie della Vergine che si trova nel Santuario della Madonna delle Grazie; essa, secondo la tradizione, sanguinò miracolosamente dopo essere stata percossa da un carrettiere. Il fatto prodigioso commosse i costanzanesi che riposero l’immagine in una piccola cappella, da allora venerata dai fedeli.

Tradizioni e storie antiche

Alle porte di Costanzana si può trovare un laghetto, adatto a momenti di tranquillità e adibito alla ripopolazione ittica, oltre a venir usato dalla Famija Custansaneisa per feste e grigliate. Sempre grazie alla pro loco del paese, eventi come la Sagra d’la Mundin-a, la Festa Patronale e il carnevale, con le maschere Gabin e Lissiot, sono molto sentite in paese e coinvolgono anche gli abitanti dei paesi limitrofi.

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