Palazzo Comunale © Borghi delle Vie d’Acqua

Casanova Elvo

Territorio di produzione del riso D.O.P di baraggia

Casanova Elvo è un piccolo comune del vercellese che sorge in mezzo a vaste distese di risaie. Il suo nome deriva dal torrente Elvo, che attraversa il territorio comunale da ovest verso est, bagnando i campi di riso che circondano il piccolo borgo, creando nella sua zona golenale un’area boschiva adatta a passeggiate e momenti di ristoro grazie a tavoli da picnic.  Anche il canale Cavour e la Roggia Molinara bagnano e irrigano le coltivazioni del territorio.
Lungo le loro sponde è possibile effettuare camminate, come sull’argine dell’Elvo, in un tracciato che collega Carisio a Collobiano lungo 5000 metri, o del ciclismo in un percorso lungo 10000 metri sempre da Carisio fino a Vercelli.

Il comune è menzionato per la prima volta nel 962 attraverso una donazione dell’imperatore Ottone I ai conti di Vercelli. Il feudo passò poi alla Chiesa di Vercelli, finché non ne presero possesso i conti di Biandrate. Nel 1170 fu ceduto alla famiglia Avogadro, il cui emblema è racchiuso nello stemma odierno del paese, finché Casanova Elvo passò sotto la signoria dei Savoia, che ne mantennero il controllo fino al XVIII secolo.

Il Castello è proprio il simbolo del controllo e del potere esercitato dai signori sul borgo di Casanova Elvo. Con la sua torre “Rivellino” a guardia dell’entrata a sud, costruita nel XV secolo, il castello oggi si presenta a pianta quadrangolare, con una piccola torre tonda nell’angolo ovest, mentre negli angoli di nord-est e nord-ovest due massicce costruzioni rettangolari prendono funzione di torri angolari, unite da un basso corpo di fabbrica, in cui oggi si è ricavata la porta di accesso. Il mastio è dotato di apparato a sporgere, nel quale fanno spicco le interessanti mensole delle caditoie, parte in mattoni e parte in pietra, di pregevole stile quattrocentesco. L’interno del castello è stato ampiamente rimaneggiato; resta l’elegante volta a vela quattrocentesca, inerente allo spazio locale, adibito a cucina. Il castello ha avuto la funzione di ricetto con lo scopo di proteggere la popolazione del paese e i loro mezzi agricoli e raccolti dagli attacchi esterni.

La Chiesa Parrocchiale di San Martino è in stile neogotico

Oltre al castello, altri luoghi di interesse storico, culturale e religioso sono il Palazzo Comunale, in via Mera, l’Oratorio di San Rocco, datato XVIII secolo, e la Chiesa Parrocchiale di San Martino, ricostruita nel 1694 e poi ancora nell'800 in stile neogotico, con una facciata interamente in mattone a vista, dal carattere altamente suggestivo. All’interno si possono ammirare dipinti della scuola di Bernardino Lanino, tra cui la Madonna col Bambino e quattro Santi e Madonna col Bambino. Casanova Elvo ha dato i natali a Guido Marangoni, critico d’arte e politico, padre fondatore della I Mostra Internazionale delle Arti Decorative, creata con l’obiettivo di valorizzare il rapporto tra arte e politica, dando un impulso strategico all’economia sofferente del Paese.

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