Palazzo Comunale con la Fortificazione e la Torre Porta © Borghi delle Vie d’Acqua

Villata

Importante centro agricolo, dominato dal castello fortificato

Centro agricolo della pianura vercellese, Villata e’ situato a breve distanza dalla riva sinistra del fiume Sesia. Parte del comune è compresa nel Parco Naturale delle Lame del Sesia.

Le origini di Villata sono antecedenti il XIII secolo: 1225 si ha notizia di una Villanuova Casalegualonis, quindi di un aggregato di Casalvolone. La sua formazione e’ da attribuirsi al fatto che alcuni abitanti appartenenti al borgo dei “Casalgualone”, stanchi delle continue scorrerie a cui erano soggetti per via della contesa di quel territorio tra Vercelli e Novara, avessero deciso di trasferirsi in una sede più tranquilla. In seguito il nuovo borgo prende il nome di Villata de Casalgualono (1315) e solo più tardi Villata.

Nella seconda meta’ del XIII secolo, per il progressivo aumento della popolazione, venne istituita la parrocchia di San Barnaba. Inizia probabilmente la costruzione del castello, di cui ha notizia in un documento del 1404, che proseguirà nel corso del XV secolo. Il castello di Villata ha le caratteristiche, di una grande costruzione fortificata a difesa dei raccolti e delle famiglie. L’impianto del castello è quadrilatero con un ingresso protetto da un’unica torre e una pustierla sul lato opposto. La torre, con porta e pustierla, era originariamente dotata di ponte levatoio, per varcare un fossato ora del tutto scomparso. L’insieme dell’edificio è ancora in buone condizioni.

Villata veniva riconosciuta tra le località del vercellese appartenenti allo Stato Visconteo anche se politicamente la signoria restava alla famiglia degli Avogadro. Nel 1427 quando Vercelli, con il suo territorio e i suoi castelli, viene ceduta ai Savoia, Villata resta esclusa dalla cessione e continua ad appartenere al Ducato di Milano ed e’ formalmente riconosciuta come comune autonomo.
Sotto il governo francese Villata perde la propria autonomia e, per pochi anni e’ nuovamente aggregato al comune di Casalvolone. Con la restaurazione del 1814 ritorna infine comune autonomo della giudicatura di Borgo Vercelli.

Tra gli edifici ricordiamo anche la Chiesetta del Gesiolo, la Foresteria, l’antica Scuola Materna e la Chiesa Parrocchiale di San Barnaba, patrono del paese celebrato a giugno.

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