Sali Vercellese
Risicoltura di corte al castello
Sali Vercellese è un piccolissimo borgo della provincia di Vercelli, nona tappa della Via Francigena che parte da Santhià e raggiunge Vercelli. L’economia si basa sull’agricoltura, il riso in particolare.
Centro della bassa pianura vercellese, posto alla destra del fiume Sesia, fu parte del feudo di Lignana, e nel 1483 ne fu staccato e dato in signoria agli Avogadro. Nel 1620 i Savoia lo infeudarono alla famiglia delle Lanze, estintasi nel 1784.
Al suo centro sorge il Castello di Sali, oggi dimora privata. La più antica notizia riguardante il castello risale al 1268: sia il Castello che il borgo furono coinvolti in vari fatti d’arme, e durante gli scontri fra il marchese del Monferrato Giovanni Paleologo e Galeazzo Visconti fu danneggiato dalle milizie monferrine; nel 1553, quando le truppe di Brissac che saccheggiarono Vercelli si stavano ritirando, alcuni soldati depredarono Sali e il suo castello.
Nel 1704 subì un nuovo saccheggio da parte dei francesi di Vandome che assediarono Vercelli.
L’edificio, a pianta quadrangolare con tre torri, era circondato da un fossato.
Nel XVII secolo aveva ormai perso le sue funzioni difensive ed era ridotto a cascinale. Nel 1910 Eusebio Saviolo acquistò questa struttura e attuò importanti lavori di recupero, apportando anche profonde modifiche stilistiche: furono alzate le due torri angolari e rimaneggiati gli interni grazie agli architetti milanesi Luigi Broggi e Cesare Nava.
Patrono del comune è San Desiderio, celebrato il 23 maggio, a cui è dedicata la parrocchiainsieme ai Santi Giacomo e Clemente.
Sali ha dato i natali a Vittorio Zorzoli, campione di calcio che vinse lo scudetto del ’12-13 con la Pro Vercelli.
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