Chiesa della Beata Vergine Assunta © Borghi delle Vie d’Acqua

Rive

La costa a cavallo tra fiumi, rogge e torrenti

Rive è un piccolo comune della provincia di Vercelli, situato a destra del torrente Marcova, che bagna le risaie di cui è principalmente costituito, come anche la Roggia Molinara. Il toponimo deriva dal latino ripae ed indica un estremo lembo di terra bagnato dalle acque di fiumi o torrenti. Secondo un illustre storico locale, invece, Rive trarrebbe il suo nome dal trovarsi al fine di una “ripa” o “costa” (dosso composto di sedimenti morenici) che si protende verso ovest fino alla borgata di Crescentino denominata “Monte”. Questa seconda ipotesi è perfettamente conciliabile con la prima.

Compare nei documenti solo nel 1210 e le prime notizie del castello risalgono al 1268, quando la fortificazione già rivestiva un notevole ruolo come roccaforte ghibellina ai confini fra il Vercellese e il Monferrato. I primi signori di Rive di cui si trovino indicazioni documentarie sono i Tizzoni, potente famiglia vercellese che deteneva diritti feudali anche su altre località vicine. I Tizzoni rientrarono in possesso del castello di Rive dopo la guerra con i guelfi di Vercelli, che lo espugnarono in precedenza.

Degno di nota è il castello, che appare notevolmente trasformato da “abbellimenti” del secolo scorso: in particolare spiccano le merlature e le aperture delle due torri e la terrazza situata fra di esse sopra l’ingresso. In esso, che ha subito vari rimaneggiamenti nel XIX secolo, con discutibili aggiunte, si trova una cappella dedicata a San Carlo, e un pozzo nel cortile, scoperto in occasione di recenti opere di restauro che, se hanno lodevolmente posto fine ad una situazione di grave degrado, hanno in qualche caso alterato notevolmente, soprattutto negli esterni, l’aspetto originario della costruzione, il cui interesse archeologico e storico, peraltro resta grande. Da segnalare è anche la parrocchiale della Madonna Assunta, che conserva al suo interno un dipinto raffigurante la Vergine del Rosario.

Numerose leggende caratterizzano questo castello. Una di queste riguarda un passaggio segreto nei suoi sotterranei: si dice che quando gli ospiti del castello volevano uscire od entrare senza essere visti, oppure i signori di Rive volevano fuggire, andavano in carrozza nei sotterranei del castello dove raggiungevano, sempre celati alla vista, il Torrione o la Robella. Dell’esistenza del sotterraneo ne ha da sempre parlato Vittorio Barberis, poeta di Rive, che si era avventurato dentro per un tratto. Il sotterraneo partiva da sotto il “Castè d’la Cioca” e poi era interrotto da un pesante uscio in ferro che non si poteva aprire. Sempre la stessa persona ha parlato delle inumazioni all’interno del giardino: erano gli antichi proprietari, e forse c’era anche il corpo del sanguinario Alessandro Tizzoni, signorotto di Rive nel 1600. Dopo diversi contrasti per definire la proprietà del castello, per via di smembramenti dovuti ad eredità o passaggi a figlie, il 10 aprile 1620 Alessandro Tizzoni, reagendo ad un agguato, uccise Gerolamo Olgiati. Ancora oggi si dice che in certe notti si possano udire i due spettri combattere.

Qualche altra curiosità

Tra gli altri edifici storici e artistici vanno ricordati Villa Foro, che ricoprì un ruolo di notevole importanza nella seconda guerra di indipendenza (di proprietà della famiglia Roveglia che ospitarono il Re Vittorio Emanuele II e Garibaldi, i quali donarono loro un orologio a cipolla con lo stemma sabaudo e il foulard di seta portato al collo dal condottiero); la Chiesa Parrocchiale della Beata Vergine Assunta, edificata intorno al 1600 in pieno nello stile barocco piemontese; la Confraternita di Santa Marta, anch’essa in stile barocco piemontese ma abbandonata nei primi anni ’80 del secolo scorso; la Cappella di San Rocco, a pochi passi dall’ingresso del castello, e costruita per un voto al santo in occasione della peste; la Cappella di San Bernardo, una delle cappellette rionali del paese. Rive è un paese molto attivo, ricco di manifestazioni, come il Carnevale, la Festa Patronale, il Vesparaduno (un giro in vespa non competitivo per visitare siti di interesse del comune), DeRive - Arte Pubblica nello spazio risale (contest per realizzare opere di street art), la castagnetta e i Mercatini di Natale.

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