Palazzo Comunale

Crova

Terre fertili accanto al Canale Cavour

Crova è un piccolo comune della provincia vercellese. Il suo toponimo deriverebbe dal latino medievale per indicare il pantano o lo stagno, ad indicare la fertilità di queste terre, oggi al 95% coltivate a riso, bagnate grazie al passaggio del Canale Cavour alla sinistra di questo territorio. Altri ritengono che il nome Crova derivi dal vernacolo “crava”, che significa capra, animale che compare anche sullo stemma comunale.

Fu feudo che passò prima all’abbazia di Vercelli, poi a diverse famiglie come i Dal Pozzo, infine ai Savoia, ai Ferrero e agli Spatis. Al giorno d’oggi della fortificazione esistente dal XII o XIII secolo, alla quale si fa riferimento con il nome di “castello”, resta soltanto una casa dalla cui architettura, peraltro, non sembra possibile rilevare la struttura di un’opera destinata a uso difensivo. Tra gli altri edifici di valore storico si segnalano: la parrocchiale di Sant’Eusebio, risalente al XVI-XVII secolo, situata in località Viancino, unica frazione del borgo, e la parrocchiale di San Pietro, ricostruita nel 1740, dove esteriormente si nota l’impronta di uno stile barocco sul cui portone d’ingresso risalta un piccolo rilievo in marmo, raffigurante l’emblema della Mitra, sormontato da un grosso rosone al centro. La Mitra, anticamente, era un copricapo ornamentale usato soprattutto dai Vescovi d’Oriente durante le solenni funzioni pontificali.

Tra gli edifici di interesse storico troviamo anche il Palazzo Comunale, in particolare con la sua Sala Consigliare: abbellita da pitture storiche murali disegnate alla fine del 1800, delle quali il Comune ne porta vanto, sono state in epoca recente ridipinte. Sul lato nord compare il Duomo di Milano come era alle sue origini, ossia verso la fine del 1390. Esso rappresenta il maggior monumento italiano ispirato allo stile gotico d’oltralpe. Sul lato est uno scorcio del porto di Amalfi, città della Campania fondata dai Romani nel secolo IV, potenza marittima affermatasi nel Mediterraneo. Sempre sul lato est figura una passeggiata in gondola sul Canal Grande di Venezia. Anche sul lato sud si intravede una passeggiata a cavallo nei pressi del Ponte Vecchio della città di Firenze. Infine, a Ovest, emerge la figura del Conte Camillo Cavour e alle sue spalle la Basilica di Superga della città di Torino, oltre ad un’altra figura, quella di Giuseppe Garibaldi, avente sul retro la lanterna del porto di Genova. Il soffitto rispecchia la discesa dal cielo di un angelo avente per mano una bandiera tricolore ed il corpo coperto in modo trasversale da una sciarpa con scritta “Piemonte”, il tutto abbellito da disegni floreali. Questa sala è arricchita dalla presenza di un bellissimo lampadario la cui illuminazione pone in risalto tutte queste opere. Infine il tavolo centrale, di noce, costruito sul posto, in epoca immediatamente successiva alla costruzione del Palazzo Comunale.

Qualche altra curiosità

Il borgo è animato grazie alla Famija Cruatina, ovvero la pro loco, associazione nata nel 1991 che ha lo scopo di mantenere vive le antiche tradizioni del paese, di coltivare con amore le memorie del passato, di impedire che Crova perda le sue caratteristiche di usanze, di costume, d'arte e specialmente di dialetto, ed, infine, di organizzare una adeguata propaganda per far conoscere a tutti, i tesori di questa Comunità. Tra le feste, il carnevale prevede la fagiolata e la distribuzione di polenta e spezzatino per tutti, “crovatin” (abitanti di Crova) e non.

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