Museo Sacrario Galileo e Adamo Ferraris

Livorno Ferraris

Qui nacque lo scienziato Galileo Ferraris

Conosciuto fino al 1924 come Livorno Piemonte, poi ribattezzato in onore dello scienziato Galileo Ferraris che qui nacque, Livorno Ferraris Sun comune della provincia di Vercelli situato nella parte sud-occidentale della provincia tra i canali Depretis e Cavour, che bagnano i suoi campi di riso insieme al Naviglio di Ivrea.

L’origine più accreditata del toponimo sembra risalire al francese antico “libe”, ovvero ’blocco di pietra’. Tale origine è accreditata dal fatto che, sin dal 1198, sono presenti notizie riguardanti la “Liburnasca”, strada sulla quale si trovano i blocchi di pietra usati dai romani per segnalare le distanze. Secondo altre ipotesi, deriverebbe dai Libui, popolo ligure proveniente dalla Francia che si stanziò nel Vercellese intorno al IV secolo a.C.

Sicura la sua storia antica: abitata dalla tribù celtica dei libici, divenne un possedimento romano grazie al console Marco Claudio Marcello. Solo nel 999, con la donazione da parte di Ottone III al vescovo di Vercelli, divenne feudo dello stato pontificio e, successivamente, passò sotto il dominio del comune di Vercelli e della casa dei Monferrato, fino ai Savoi nel 1631.

Delle costruzioni risalenti all’età romana restano una torre situata nel centro della città, la colonna miliaria dei Tetrarchi e la torre d’ingresso. Quest’ultima, interamente costruita in mattoni, presenta ancora i segni del ponte levatoio e ha ancora le finestre inferiori coperte con pesanti lamine di ferro (a testimonianza di quando fu usata anche come carcere). Al periodo medioevale, invece, risale Palazzo Ciocca, oggi sede del municipio, mentre la chiesa di Santa Maria delle Grazie fu costruita in epoca rinascimentale. Tra le altre costruzioni, degni di nota sono anche Palazzo Ferraris e Palazzo Celidoro, oltre alla Chiesa parrocchiale di San Lorenzo Martire, patrono del comune festeggiato a fine agosto, costruita nel XVIII secolo.

Ma Livorno Ferraris non è solo storia e cultura, ma anche tempo libero, sport e svago. Il percorso ecologico “Stra’ d’la Lòla” attraversa, con sviluppo ad anello, la campagna circostante, raggiunge le frazioni e i cascinali del Livornese attraversando le coltivazioni di mais e riso con tratti che affiancano l’infrastruttura dei canali irrigui. Si sviluppa per poco più di 50km quasi interamente su sterrati ben ciclabili privi di dislivello su terreno adatto all’uso della MTB. Il Gruppo Ciclistico sportivo organizza pedalate, in particolare in occasione della Festa dello Sport e della Festa Patronale. A Castell’Apertole, frazione di Livorno Ferraris, è possibile praticare equitazione all’EquiGames Horse Club, e divertirsi al parco acquatico “il Babi”, piscina con scivoli, minigolf, campi da Beach volley e molto altro.

Qualche altra curiosità

Tra gli intrattenimenti, va ricordato il Palio dei Rioni, organizzato nel mese di maggio dall’Associazione Palio Storio dei Rioni. Nato in passato, e oggi ribattezzato Palio dell’era moderna, vede una serie di giochi e gare in cui si sfidano i rioni Sant’Emiliano, San Cristoforo, San Rocco, Rione Cappuccini, Sant’Agostino, San Sebastiano, San Francesco e il Rione Piazza. E ancora la “Pesciolata”, sagra del pesce di mare organizzata dall’Associazione Sportiva Dilettantistica Pescatori nel mese di giugno, con tante prelibatezze base di pesce.

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