Muro adiacente la Chiesa Parrocchiale di San Giacomo © Borghi delle Vie d’Acqua

San Giacomo V.se

Piccolo borgo con grandi specialità culinarie

San Giacomo Vercellese è un piccolissimo comune della provincia, che fino al 1964 era chiamato Cascine San Giacomo. La scelta operata dalla autorità locali di mutare il nome del paese ha comportato la perdita del significato etimologico racchiuso nel toponimo precedente che era legato alle origini storiche di questo piccolo borgo rurale. L’antico nucleo abitato era infatti formato dall’aggregazione si alcune cascine che gravitavano lungo la sponda sinistra del corso d’acqua principale, il torrente Rovasenda. Fino all’inizio del secolo XVII il paese non godette di alcuna autonomia politica: le vicende che lo interessarono furono sempre legate alla storia del feudo di Rovasenda, a cui di fatto apparteneva con la denominazione di Cascine di Rovasenda. Nel 1621 Carlo Emanuele I di Savoia concesse Cascine San Giacomo con il titolo comitale, unitamente ad Albano e Oldenico, al marchese Mercurino Carlo Antonio di Gattinara.

Centrale nel borgo è la Chiesa parrocchiale di San Giacomo Apostolo, che risalirebbe al 1440 secondo alcuni documenti. Dal punto di vista architettonico essa appare come il risultato di numerosi interventi di ampliamento e rimaneggiamento che ne hanno stravolto l’impianto originario. Risalgono all’Ottocento la costruzione del coro e del porticato d’ingresso addossato alla facciata originaria, il rifacimento della stessa e la creazione della navata laterale destra, con l’altare dedicato alla Madonna del Rosario. In seguito ad ulteriori opere di ampliamento che videro la costruzione della navata laterale di sinistra con l’altare delle Anime e l’aggiunta del battistero e della sacrestia, la chiesa venne ufficialmente consacrata dall”arcivescovo Valfré di Bonzo. Intorno alla metà del XX secolo vennero realizzati gli ultimi lavori di risistemazione interna che definirono l’aspetto attuale della chiesa.

Particolare è la Festa Patronale dedicata a San Giacomo Apostolo, durante la quale si svolge la Sagra della Spalla, nel quale il taglio di carne viene preparato secondo diverse ricette e modalità, creando piatti unici, sempre accompagnati da quelli della tradizione piemontese.

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