Chiesa Parrocchiale Beata Vergine Maria Assunta © Borghi delle Vie d’Acqua

Ghislarengo

Un borgo storico tra le risaie del vercellese

Ghislarengo è un piccolo paese del vercellese, il cui territorio è bagnato dal fiume Sesia e dalla roggia Molinara, che irrigano i suoi campi di riso.
Nonostante la sua dimensione e il numero di abitanti, Ghislarengo è caratterizzata da luoghi storici importanti e ancora oggi al centro dell’attenzione locale: l’antico palazzo municipale, l’antico mulino, un edificio risalente al XV-XVI secolo con un affresco raffigurante la Madonna con bambino e San Bernardino, la Parrocchia della Beata Vergine Assunta. Quest’ultima ha subito una ristrutturazione nel corso della metà del XIV secolo. All’interno della parrocchia, dalla facciata neoclassica, è presente un reliquiario argenteo contenente un pezzo del legno della Croce, oltre alla cappella per le reliquie di San Felice.

La prima documentazione relativa alla chiesa risale all’anno 1221, in cui essa veniva collocata presumibilmente all’interno del recinto del castello, di cui rimangono solo i resti dell’antico recetto. Alcuni tratti del lato meridionale delle mura sono ancora visibili, inglobati in fabbricati posteriori. Il paramento murario è curato, con una fascia decorativa ad archetti dentellati a metà altezza, probabilmente inseriti in una fase di sopraelevazione. Nell’angolo sud-ovest è rimasta una delle torri cilindriche angolari, assai rimaneggiata, con un tratto di muro adiacente. Nella parte nord del perimetro, le murature esterne del palazzo signorile sono ancora visibili su tutto il fronte. Le strutture architettoniche ed urbanistiche del ricetto sono state purtroppo definitivamente compromesse da vari interventi di ricostruzione.

Altra caratteristica particolare del borgo è la presenza di ben tre “oratori”: l’oratorio San Giacomo, originariamente una piccola cappella, trasformata nel corso del XVII secolo in un oratorio devozionale, e ad inizio XX secolo provvisoriamente adibito a lazzaretto, al cui interno è presente un affresco risalente al XV secolo raffigurante il santo con Santa Genoveffa, San Gregorio e San Sebastiano; l’oratorio dell’Immacolata Concezione, fondato da Giovanni Battista Rinolfi, in cui troneggia l’altare ligneo scolpito al cui interno è collocata la statua della Vergine; l’oratorio della Madonna dell’Orio, a ovest del borgo verso Rovasenda, dedicata alla Madonna di Oropa e attestata dai primi del XIX secolo.

Qualche altra curiosità

Ma Ghislarengo è anche un borgo in cui poter fare tante attività, dalle camminate nel bosco al nuoto, grazie alla Piscina comunale, ma anche divertirsi con le feste programmate annualmente grazie alla Pro Loco e al Gruppo Alpini, tra cui la castagnata, la festa patronale e la giornata della polenta e tapelucco, piatto tradizionale del paese che consiste in uno stracotto di carne trita d'asino cotto con vino della zona e servito, appunto, con la polenta.

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