Castello © Borghi delle Vie d’Acqua

Desana

Un borgo alle porte di Vercelli

Il paese di Desana, alle porte di Vercelli, è prevalentemente agricolo, dove i campi di riso sono bagnati da rogge e canali irrigui. 
Il riso infatti è il prodotto tipico, come dimostrano la presenza di molte cascine, come la Cascina Valdemino, ma anche di tenute agricole tra cui la tenuta agricola Riso Margherita e la tenuta Castello.

Dal 1510 al 1693 fu sede di un feudo imperiale, o contea, governata dalla famiglia Tizzoni, oltre ad essere stata sede della zecca di stato sempre in quel secolo.
Per questo è fondamentale il Castello, simbolo del paese, che svetta nel suo centro storico. Le prime notizie che si hanno sul castello di Desana risalgono al secolo Decimo al tempo di Arduino Marchese d’Ivrea. Costruito probabilmente dai Vescovi di Vercelli allo scopo di difendere il distretto di Vercelli, caduto Arduino tornò alla chiesa in forza del Diploma dell’Imperatore Ottone III. Di Desana e del castello non si hanno più notizie precise fino al 1317 quando, Ugolino Gonzaga, capitano al servizio del Marchese del Monferrato, nelle guerre tra il Marchese e il Visconte di Milano, occupò coi suoi soldati Desana e vi svernò per molti giorni devastando ogni cosa, per cui il paese restò disabitato e il castello distrutto. Desana rimase in questo stato fino a quando passò ai Tizzoni. Lodovico Tizzoni pensò che il territorio di Desana poteva diventare luogo chiuso e forte, impegnandosi così a restaurarlo, rifacendo le mura e popolandolo. Lodovico fortificò la rocca e la cinse di mura, restaurò i caseggiati diroccati attraendo con privilegi gli abitanti delle terre vicine. Sotto il Conte Tizzoni, Desana visse i suoi anni migliori e nel castello il Conte teneva corte alla presenza di nobili e letterati, come Matteo Bandello, che ricorda il castello di Desana nelle sue novelle. Fu venduto nel 1693 al Duca Vittorio Amedeo II di Savoia.

Molte sono le chiese di Desana. Prima, la Chiesa parrocchiale dedicata ai Santi Pietro e Maurizio, ubicata nella piazza principale di fronte al Palazzo del Municipio. Della seconda metà del XIX secolo presenta una bella facciata neoclassica con la navata centrale più alta di quelle laterali. Un elegante portico, leggermente rialzato rispetto alla piazza, costituito da 5 archi a tutto sesto poggianti su colonne con capitelli dorici, precede l’ingresso con tre portoni. Sopra il portico 5 nicchie, di cui solo quella centrale è occupata da una statua raffigurante la Madonna. Sopra le nicchie compare infine un bel rosone.
Vi è poi la Chiesa dell’Addolorata, quella di San Sebastiano e quella di San Rocco.

Qualche altra curiosità

Desana è un paese tranquillo, facilmente riconoscibile anche da lontano grazie al campanile della chiesa che svetta con il suo tetto a punta dal colore verde smagliante, circondato da risaie e natura campestre, dove poter fare passeggiate e andare in bicicletta, oltre alla possibilità di praticare sport come il calcio, grazie al campo sportivo (oggi utilizzato dalla società I Diavoletti di Vercelli per gli allenamenti della sua squadra) e al Parco Comunale, dove anche i bambini possono divertirsi grazie agli scivoli e alle altalene.

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