Arborio
Il paese che dà il nome al miglior riso per risotti
Arborio è un piccolo comune del vercellese che sorge in un territorio pianeggiante compreso tra il fiume Sesia e il torrente Marchiazza. Come molti altri Comuni della zona, il borgo viene citato già in epoca medievale, quando gli imperatori che si susseguirono nel dominio dei territori del Nord Italia affidavano la gestione e il controllo di quelle terre a vescovi e famiglie nobili. Nel caso di Arborio, tra queste vi furono i Conti di Biandrate, i De Arborio, i Visconti e i Savoia. Fu poi occupato da Facino Cane per conto del Marchese del Monferrato, per poi tornare in mano ai Savoia nel ’600.
Tra i luoghi di interesse storico e religioso del borgo troviamo la Chiesa parrocchiale di San Martino, patrono festeggiato a inizio agosto, che presenta una forma rotonda con cinque altari. È opera pregevole dell’architetto Michele Richiardi, la cui edificazione risale al 1769, mentre il campanile è dell’architetto Nicola Nervi e fu costruito nel 1786. Negli anni settanta fu demolita la più antica chiesa di Santa Maria, che presentava rilevanti strutture del periodo romanico e gotico. Degni di nota sono anche gli affreschi dell’oratorio di San Sebastiano, situato fuori del paese e risalgono al XV secolo e rappresentano scene della Passione di Gesù Cristo. Dall’antico castello, menzionato nei documenti già nel 1224, vi sono tracce rilevanti: presenta varie monofore a sesto acuto nell’antica rocca, nella parte più elevata e interna. Dell’antico ricetto, aggregato al castello, rimangono alcuni edifici dalle forme interessanti.
Essendo un territorio pianeggiante e molto bagnato da fiume e torrenti, tra cui anche il torrente Dondoglio e la Roggia Molinara, il prodotto tipico è il riso, a cui il paese dà inoltre il nome ad una varietà, detta appunto Arborio.
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